Testi, Lucio Paolo (Hg.). "E finita poi la rifacino da chapo": La danza curtense tra generazioni e ri-generazioni.

Testi, Lucio Paolo (Hg.). "E finita poi la rifacino da chapo": La danza curtense tra generazioni e ri-generazioni. Bologna: Piretti Editore, 2023.


Descrizione del volume:
La prima parte è dedicata alla riproposizione, in forma aggiornata, di alcuni brevi scritti pubblicati tra il 2007 e il 2012 nella collana «Colenda» che, per la loro natura di testi a uso pratico, erano strettamente legati ai relativi corsi tenuti dagli autori negli appuntamenti annuali di insegnamento della danza curtense. Tali pagine testimoniano preziosissime informazioni sulle metodologie ricostruttive di almeno quattro maestri operanti nel campo della riproposizione della danza curtense – Bruna Gondoni, Maria Cristina Esposito, Alessandro Pontremoli, Lucio Paolo Testi – tutti oramai collocabili nella generazione di mezzo. Una generazione che si sta ponendo l’obiettivo di individuare riferimenti divulgativi e culturali per tramandare i metodi e gli stimoli ricevuti da pionieri come Barbara Sparti e Andrea Francalanci, per citarne solo due, e dare a sua volta vita a nuovi continuatori.

La seconda parte “Miscellanea coreologica” è decisamente rivolta al futuro, a quel futuro che sta rendendo più facilmente fruibili fonti fino a ieri celate, poco accessibili, se non addirittura inconsultabili. Il manoscritto del Papa ne è esempio lampante: solo grazie alla definizione chiara e nitida fornita dalla scansione computerizzata è stato possibile operare una puntuale ed esaustiva trascrizione dell’intero complesso codice e il progresso tecnologico ha permesso di affiancare ad essa anche la completa versione in anastatica a colori dello stesso per concessione della biblioteca in cui è conservato: The New York Public Library. La presenza del QR Code per i rimandi al patrimonio digitalizzato e alle tracce musicali (associate ai testi della prima parte del volume), amplificano a dismisura le potenzialità del volume, inserendosi in questa prospettiva di innovazione e di apertura totale d'accesso alla conoscenza delle fonti, missione che riteniamo di primaria importanza, e che risulta il vero sottofondo tematico di questa nostra pubblicazione.

La terza parte “Miscellanea curtense” è concepita per dare ulteriore testimonianza di quanto un approccio multidisciplinare possa donare ancora più completezza e spessore alla pur ricca messe di spunti di studio che la trattatistica curtense già ci ha tramandato. Infatti attraverso i racconti di un novelliere o il trattato d’un uomo d’armi ci si svela ancor più la fisicità e la corporea proiezione di sé entro cui si muovevano e operavano i nostri antichi predecessori.